Imprenditore ha potuto riabbracciare la sua famiglia per Natale
Roma, 27 dic. (askanews) – “Il felice epilogo della vicenda “Costantino” mostra in maniera evidente che con il governo Meloni l’Italia è più stimata all’estero”. Lo ha dichiarato in una nota il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli.
“L’autorevolezza del governo Meloni, l’esperienza politica e l’impegno del ministro Tajani e le competenze dei nostri diplomatici hanno consentito di riportare a casa l’imprenditore milanese, permettendogli di riabbracciare, in occasione del Santo Natale, la sua famiglia”, ha aggiunto Cirielli.
“In carcere negli Emirati Arabi Uniti, perché accusato di aver finanziato il terrorismo internazionale, ci è rimasto per oltre un anno”, ha specificato il viceministro Cirielli, “Prima condannato, poi privato del passaporto e scarcerato e, infine, accolto nell’ambasciata italiana a Abu Dhabi nel maggio 2022. Una triste vicenda, insomma, che si è conclusa nel migliore dei modi grazie anche alla clemenza delle autorità emiratine e alla loro stima nella leader Meloni”.
Il 24 dicembre è rientrato in Italia Andrea Costantino, l’imprenditore italiano che era rimasto bloccato all’interno dell’ambasciata italiana negli Emirati Arabi Uniti a seguito del suo rilascio da un carcere nel Paese del Golfo.
“La Presidenza del Consiglio esprime soddisfazione perché, in questa vigilia di Natale, l’imprenditore italiano Andrea Costantino è rientrato in Italia e ha potuto riabbracciare i suoi cari. Ringrazia in particolare il ministro degli Esteri e la rete della Farnesina, i Servizi di informazione e sicurezza e le Autorità degli Emirati per il buon esito della vicenda”, aveva reso noto Palazzo Chigi.
“Desidero ringraziare vivamente il mio collega degli Emirati Arabi Uniti, il Ministro Abdullah Sultan bin Awad Al Nuaimi, per essersi personalmente interessato al fine di permettere il rientro in Italia del connazionale Andrea Costantino. Questo dimostra un ulteriore passo in avanti nella collaborazione giudiziaria fra Italia ed Emirati arabi uniti”, aveva commentato in un nota il ministro della giustizia, Carlo Nordio, dopo il rientro in Italia. Il Guardasigilli aveva anche espresso “compiacimento per l’azione coordinata fra Presidenza del Consiglio, Farnesina e ministero della giustizia che ha portato a questo epilogo positivo”.
Le attività congiunte di cooperazione giudiziaria fra Roma ed Abu Dhabi hanno registrato negli ultimi 12 mesi importanti passi in avanti, con la firma nel marzo scorso di un trattato bilaterale per il trasferimento delle persone condannateá tra i titolari della Giustizia dei due Paesi e con l’estradizione verso l’Italia di diversi latitanti, che avevano trovato riparo negli Emirati Arabi Uniti.
Nei giorni scorsi il ministro Nordio aveva ricevuto a Roma Hamed S. Al Zaabi, direttore generale dell’ufficio esecutivo antiriciclaggio degli Emirati Arabi Uniti, per attivare un gruppo di lavoro congiunto per la lotta al riciclaggio di denaro. Le autorità emiratine hanno preannunciato un invito del ministro della giustizia Al Nuaimi al nostro Guardasigilli a visitare Abu Dhabi nei prossimi mesi.
Il caso del trader milanese Andrea Costantino ha impegnato i nostri funzionari del ministero degli esteri sin dal giorno del suo arresto, il 21 marzo scorso in un albergo di Dubai, ed il trasferimento nel carcere di massima sicurezza di Al Wathba.
Nei suoi confronti si ipotizzava il coinvolgimento in un rete che contribuiva al finanziamento del terrorismo in Yemen. Le contestazioni sono sempre state respinte e sin dal primo appello della moglie di Costantino, ancora presente su Youtube, si rigettava con forza ogni legame con il malaffare, di qualsiasi tipo.
Costantino a maggio era stato rilasciato proprio grazie alla mediazione della diplomazia italiana. Ed in questi ultimi mesi ha alloggiato in una dependance dell’ambasciata d’Italia. Il 13 dicembre il ministro Antonio Tajani aveva spiegato alle commissioni Esteri di Camera e Senato: “Mi sono occupato personalmente della vicenda Costantino, stiamo facendo il possibile per una soluzione positiva. Non lasciamo solo nessun cittadino italiano”.