ROMA – La Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici come la fiera del “greenwashing”. L’occasione cioé di rifarsi l’immagine, anche per chi la sponsorizza, come Coca-Cola, inquinatore record con le sue bottiglie di plastica. Pensieri e parole di Greta Thunberg, attivista svedese animatrice dei Fridays for Future.Una posizione, la sua, ribadita in coincidenza con l’avvio dei lavori a Sharm El Sheik, in Egitto. “La Cop27 è sponsorizzata da Coca-Cola, il primo inquinatore mondiale per la plastica, che produce 120 miliardi di bottiglie usa e getta ogni anno” si legge sul profilo Twitter di Thunberg. Le parole in realtà non sono sue ma di James Melville, influencer britannico rilanciato dall’attivista. Secondo il portale di informazione Cornwall Live, tra le campagne di Melville ne figurano anche alcune contro green pass e lockdown anti-Covid-19, definiti “autoritari e draconiani”.
A contestare è anche Greta Thunberg. In un’intervista con la Bbc di alcuni giorni fa, l’attivista ha detto che le conferenze dell’Onu sul clima sono “strutturate in modo da permettere e anche incoraggiare i Paesi e i leader mondiali a sfruttare le falle negli schemi per avvantaggiarsi”. Alto, secondo Thunberg, il rischio del greenwashing. “I Paesi”, l’accusa di Thunberg, “annunciano interventi piccoli, simbolici e molto distanti nel tempo e poi spesso non li rispettano”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it
L’articolo Cop27, Greta Thunberg attacca: “Il suo sponsor produce miliardi di bottiglie usa e getta all’anno” proviene da Ragionieri e previdenza.