Currò (M5s): Aiutare imprese e famiglie in crisi per il Covid
Cavandoli (Lega): Flat tax incrementale per combattere l’evasione
Bignami (Fdi): La timida apertura del Governo non basta
Buratti (Pd): Le aziende hanno bisogno di liquidità
‘Il piano del governo spalanca le porte alla rateizzazione delle tasse. Da tempo, come Movimento 5 Stelle, chiediamo una ‘rottamazione quater’ per affrontare con chiarezza tutti i problemi di liquidità che hanno colpito imprese e famiglie durante l’emergenza Covid. Siamo di fronte a una ripresa di questi problemi dopo una lunga pausa pandemica in cui i prelievi sono stati ripetutamente interrotti. È il momento della chiarezza e delle strutture organizzative”.
Queste le parole di Giovanni Currò (M5s), vicepresidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, nel corso del webinar “Riforma del fisco: pagare meglio, pagare tutti, pagare meno. E’ possibile?”, organizzato dalla Cassa di previdenza dei ragionieri egli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.
“L’abolizione – continua Currò – deve avvenire nel contesto di una trasformazione del sistema fiscale basata sulla semplificazione e richiede una chiara codificazione delle regole che possa essere tradotta in processi informatici all’avanguardia. L’Italia ha bisogno di una struttura normativa stabile che possa gestire questo processo con trasparenza e chiarezza, ponendo fine ai continui cambiamenti che di volta in volta si verificano”.
Anche Laura Cavandoli (deputata della Lega in commissione Finanze) ha rilevato l’incertezza del disegno di legge delega del governo e ha aggiunto: “Riteniamo fondamentale estendere il periodo di rateizzazione per consentire a chi ha smesso di pagare durante la pandemia di recuperare con sufficiente anticipo.
Questo era previsto nel documento sulla riforma fiscale, ma non ce n’è traccia nel decreto fiscale recentemente approvato. Riteniamo importante prevedere un aumento a 100.000 euro per i beneficiari. Sarebbe un ulteriore passo avanti nella lotta all’evasione fiscale.
Cavandoli – sottolinea che: non sembra essere una priorità per il Governo, in quanto si parla solo di uno strumento per facilitare la classificazione degli immobili non censiti, alla stregua della riforma del censimento. Senza considerare il problema del patrimonio immobiliare insanabile che andrebbe abbattuto e che sta costantemente spremendo le tasche degli italiani”.
L’opposizione è rappresentata da Galeazzo Bignami, parlamentare di Fratelli d’Italia. “Crediamo nella possibilità di ridistribuire le pensioni nel 2022. Il Governo ha fatto timide aperture in questo senso, ma resta fortemente impegnato a non relegare tali interventi a continuare a proporre scadenze ravvicinate che espongono i contribuenti a un pericoloso ‘periodo di vuoto’ e minano la capacità di mantenere le promesse.
Concordiamo sul fatto che la priorità della riforma fiscale è la chiarezza. Nel documento approvato dal Governo, tutto viene citato senza essere specificato nel dettaglio. In assenza di spiegazioni chiare, è difficile offrire al Paese una via d’uscita che possa lasciarsi alle spalle i danni dell’emergenza Covid”.
Umberto Buratti, deputato Dem, ha affermato la necessità di un sostegno alle imprese come segue: “Le imprese hanno bisogno di liquidità. A tal tproposito, ho presentato una proposta di risoluzione, sottoscritta anche da altre forze politiche.
Questa proposta di risoluzione richiama la delicata situazione delle banche territoriali, dove, a seguito delle riforme del 2016 e della costituzione del gruppo bancario a cui la Bcc è obbligata a partecipare, si applica ora la normativa europea sulle banche cosiddette ‘significative’.
Con questa proposta chiediamo al Governo di prendere l’iniziativa a livello europeo affinché si tenga conto delle peculiarità delle Bcc e si riconsideri la considerazione delle banche territoriali. In altri Paesi le banche del territorio hanno regole semplificate.
Altrimenti, la vita di queste banche e dei loro clienti sarebbe complicata. Creano diseconomie di regolamentazione. Le banche devono costituire riserve e sostenere i costi per affrontare problemi gravi. Il principio di proporzionalità deve essere applicato a queste banche mantenendo i gruppi cooperativi”.
Gli esperti erano rappresentati da Angela Perrone (commercialista e revisore legale Odcec Roma) e Paolo Longoni (consigliere d’amministrazione della Cnpr).
“Le misure adottate dal Governo all’epoca possono essere suddivise in due categorie: misure di sostegno impulsive, che non richiedono il rimborso, e misure di liquidità, che richiedono il rimborso. Per quanto riguarda questa seconda categoria di sostegno, il pubblico italiano è attualmente indebitato, con arretrati che si sommano ad arretrati, a cui è costretto a far fronte.
Le misure del Governo dovrebbero prevedere una rottamazione-quadrimestre, che ridurrebbe parzialmente il debito accumulato e allungherebbe il più possibile le nuove scadenze. Altrimenti, non c’è via d’uscita e i futuri governi dovranno preparare ulteriori rinvii ogni tre mesi.
Piuttosto, il Decreto Fiscale approvato il 15 ottobre avrebbe fatto meglio ad aspettare un po’ di più per dare a tutti i contribuenti la possibilità di pianificare con certezza un’eventuale definizione del debito con il fisco in occasione dello smaltimento delle vecchie cartelle, della proroga della voluntary compliance e del piano di rateizzazione”.
Michele Santomauro