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Cnpr Forum: “Avanti con gli investimenti etici”

EconomiaCnpr Forum: “Avanti con gli investimenti etici”

Buratti (PD): “Finanziare scelte sostenibili”

Covolo (Lega): “4,4 mld per ‘Piano Acqua’ sono finalizzati al benessere comune”

Pastorino (Leu): “Stop ai sussidi per attività dannose all’ambiente”

Ascari (M5s): “Finanza ed etica non sono ossimoro”

“L’azione politica che si è svolta negli ultimi anni va nella direzione dello sviluppo sostenibile e allo stesso tempo pone la massima attenzione al rispetto dei diritti umani e all’etica della governance nelle attività delle varie Istituzioni pubbliche, nazionali e locali. È fondamentale che la politica, in tutte le sue forme, trovi le risorse economiche per sostenere queste scelte. È in gioco il futuro, non solo dell’Italia, ma dell’Europa e del mondo intero”.

Queste le parole di Umberto Buratti (deputato del Partito Democratico nelle Commissioni Ambiente e Finanze della Camera dei Deputati), nel corso del webinar “Esg e investitori istituzionali. Attori del cambiamento o green washing?”, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.

Buratti ha proseguito evidenziando l’importanza di comprendere l’impatto negativo e benefico delle nostre azioni nei confronti della collettività: “In un’economia globalizzata come quella in cui viviamo, le merci provengono da Paesi in cui i diritti umani sono spesso calpestati. In Italia abbiamo iniziato da tempo. Mi piace ricordare il regolamento ‘Salva mare’ recentemente emanato. Ci sono stati momenti difficili prima dell’emanazione di questa norma, ma alla fine ha permesso di intervenire sullo sviluppo delle risorse e sulla gestione dei rifiuti presenti in mare”.

Sulla necessità di investire in modo sostenibile si è soffermata anche Silvia Covolo (parlamentare della Lega in Commissione Finanze a Montecitorio): “La situazione di emergenza della siccità e la necessità di affrancarsi dall’importazione di materie prime energetiche estere possono essere una grande opportunità per le imprese del nostro Paese, che devono essere attente a bilanciare etica e profitto.

Il Ministro Cingolani ha annunciato che verranno stanziati 4,4 miliardi di euro per la realizzazione di un vero e proprio ‘piano dell’acqua’. Il piano è finalizzato alla manutenzione, al ripristino della rete, alla costruzione di serbatoi, al potenziamento del sistema di approvvigionamento idrico, nonché alla depurazione delle acque reflue utilizzate per l’agricoltura e la produzione.

Si tratta di un segnale molto importante – ha sostenuto Covolo – negli investimenti finalizzati all’interesse pubblico. È una grande opportunità, insieme alla semplificazione introdotta dal decreto legge integrativo, che prevede procedure più snelle per i riclassificatori e le fonti rinnovabili. Dobbiamo continuare a perseguire la sostenibilità se vogliamo garantire un futuro alle nostre nuove generazioni”.

Anche Luca Pastorino (Leu), segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera: ha parlato di investimenti etici: “Non c’è dubbio che la politica stia riconoscendo l’importanza di intraprendere nuove strade per gli investimenti. Che sia pubblico o privato, è un percorso che mette la sostenibilità delle azioni che compiamo al centro degli obiettivi da raggiungere.

Non è più una mera necessità perseguire questo percorso. La vera rivoluzione sta nel fatto che questo percorso è ricco di opportunità per tutti. Penso, ad esempio, agli investimenti dei fondi pensione e ai tanti prodotti di nicchia che hanno aperto questo mercato. Dobbiamo avere il coraggio di andare avanti senza ulteriori procrastinazioni. Crediamo fondamentale riallocare queste risorse in aree sostenibili”.

Secondo Stefania Ascari (deputata del M5s in Commissione Giustizia della Camera): “Negli ultimi anni, il Movimento 5 Stelle ha ottenuto risultati importanti. Ad esempio, la legge sul ‘Codice Rosso’, il ‘Superbonus 110%’, l’approvazione della legge ‘Spazza corrotti’ e il ‘Reddito di cittadinanza’. Stiamo parlando di misure rivoluzionarie per questo Paese.

Tuttavia, nel decreto sugli aiuti non abbiamo visto misure che andassero in questa direzione, come la tutela dei lavoratori, la lotta alla povertà o il rifinanziamento del bonus edilizio. Sarebbe stato facile fingere che non ci fossero. Tuttavia, avrebbe tradito la fiducia dei cittadini.

La finanza e l’etica non si escludono a vicenda e la finanza può svolgere un ruolo importante nel cambiamento sociale se viene scelta non solo per i suoi risultati economici ma anche per il suo impatto sulle comunità e sull’ambiente. Certo, ha concluso Ascari, non è la scelta più facile, ma è la più valida e abbiamo l’obbligo di trasformarla in realtà”.

Il punto di vista dei professionisti è stato illustrato da Eleonora Linda Lecchi (commercialista e revisore dei conti dell’Odcec di Bergamo): “Quello che l’Agenda 2030 prevede per il raggiungimento di oltre 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che riguardano temi importanti come la povertà, i diritti umani, la crescita economica duratura e inclusiva, la garanzia di modelli sostenibili di crescita e consumo, la riduzione delle disuguaglianze e l’accesso a sistemi economici ed energetici affidabili hanno una straordinaria valenza per tutti.

Questi argomenti previsti dall’Agenda che toccano il tema degli investimenti sull’energia, sull’ambiente e la transizione digitale sono, ancora di più, rafforzati dalla dimensione sociale che ha fatto breccia dopo due anni di pandemia e la guerra alle porte della Europa. Stiamo intensificando i nostri sforzi per affrontare ciascuno di questi argomenti.

I dati sulla rendicontazione non finanziaria che la Consob ha pubblicato nella relazione annuale 2021 sono molto interessanti – ha aggiunto Lecchi – l’adempimento di questi obblighi, con un focus sui modelli ESG e sulla corporate governance, si tradurrà in una finanza più equa e al servizio dell’uomo. Ora servono proposte concrete da parte della politica per realizzare l’agenda”.

Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni (consigliere d’amministrazione della Cnpr): “L’investimento etico è un punto chiave per il PNRR per ottenere efficacia e rimedio alla complessa situazione economica attuale, non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Questo percorso non sarà rallentato da vicende politiche, che minacciano nubi nel prossimo futuro”.

Michele Santomauro

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