martedì, 10 Dicembre , 24

Ue-Mercosur, Lollobrigida: bilanciare Accordo con garanzie Pac

"Politica agricola comune torni centrale con...

Bpm, il Credit Agricole “non intende acquisirne il controllo”

Precisazione in comunicazione alla Consob dopo...

Manovra, arriva Ires premiale, verso rinvio misure per ceto medio

Ok a Milleproroghe con annullamento multe...

Cina, carcere a vita per l’ex numero uno delle assicurazioni

AttualitàCina, carcere a vita per l'ex numero uno delle assicurazioni

Continua il giro di vite contro gli alti papaveri della finanza

Roma, 13 set. (askanews) – L’ex zar delle assicurazioni cinesi Wang Bin, ex presidente di China Life Insurance, è stato condannato a morte con due anni di sospensione della pena, dopo i quali la pena sarà commutata in ergastolo. Lo segnala la BBC.

Wang è solo l’ultimo degli alti esponenti dell’exonomia cinese a finire nelle maglie della dura campagna anti-corruzione voluta dal presidente cinese Xi Jinping.

Il tribunale di Jinan, nella provincia orientale dello Shandong, ha ritenuto Wang colpevole di aver accettato tangenti per 325 milioni di yuan (41,5 milioni di euro).

Wang, che era il capo della cellula del Partito comunista nell’azienda statale, è stato anche condannato a un anno di prigione per aver nascosto illegalmente 54,2 milioni di yuan (circa 7 milioni di euro) in depositi all’estero.

L’ex capo di China Life Insurance è solo l’ultimo degli alti papaveri del settore finanziario a finire nella rete. Nel 2021 Lai Xiaomin, l’ex presidente di Huarong, una delle più grandi società di gestione patrimoniale controllata dallo stato cinese, è stato giustiziato dopo essere stato giudicato colpevole di corruzione e bigamia.

Lo stesso anno, l’ex presidente della China Development Bank Hu Huaibang è stato condannato all’ergastolo in un caso di corruzione da 85,5 milioni di yuan (circa 11 milioni di euro).

E’ invece finito fuori dai radar da febbraio Bao Fan, uno dei banchieri miliardari di più alto profilo del paese e amministratore delegato di China Renaissance Holdings, che avrebbe “collaborato a un’indagine condotta da alcune autorità”.

A marzo inoltre è stata avviata un’indagine sul capo del partito della Banca di Cina, Liu Liange, il quale è sospettato di “gravi violazioni della disciplina e della legge”, una formula solitamente utilizzata per alludere alla corruzione.

Un mese dopo le autorità cinesi hanno dichiarato che star indagando su Li Xiaopeng, l’ex presidente della società di gestione patrimoniale di proprietà statale China Everbright Group. E Fan Yifei, vice governatore della banca centrale , è stato arrestato per sospetta corruzione a giugno e sta affrontando un’indagine penale.

Potrebbe interessarti

Check out other tags:

Articoli Popolari