A Conferenza Ifel sulla Finanza e l’Economia Locale
Roma, 24 gen. (askanews) – “In questa fase cruciale per il Pnrr sono molto importanti gli investimenti da cui dipende il futuro del Paese ma va tenuta la barra dritta sulla spesa corrente dove ci sono molte questioni irrisolte. Il governo ha messo a punto una legge di bilancio in corsa e forse non c’è stato il tempo di digerire alcuni temi. Mi ha auguro che da adesso in poi ci sia un legame diretto con il Mef per affrontare le questioni irrisolte in un quadro di espansione delle esigenze della parte corrente dei bilanci”. Lo ha detto Alessandro Canelli, Presidente Fondazione Ifel, delegato Anci alla Finanza locale e Sindaco Comune di Novara, chiudendo la prima giornata della Conferenza Ifel sulla Finanza e l’Economia Locale.
Canelli ha ricordato che lo scenario della finanza pubblica è al momento magmatico: “Arriviamo da tre anni, dal 2020 al 2022, in cui abbiamo ricevuto un grandissimo aiuto che ci ha permesso di reggere sul piano dei bilanci e di affrontare la crisi pandemica. Però nello stesso tempo siamo in una situazione in cui, oltre ai nodi irrisolti sul piano corrente che stanno aumentando, c’è la gestione di una quota di investimenti che probabilmente non ha paragone negli ultimi 20-30 anni”. E tutto questo “in un quadro di forte austerity che ha ulteriormente scarnificato le risorse umane a disposizione del comparto”. Per questo motivo, secondo Canelli “da una parte bisogna reggere sulla tenuta del Fondo di solidarietà comunale e della parte corrente di bilanci. Quest’anno abbiamo meno risorse sul Fsc e il lavoro degli scorsi anni con la sterilizzazione del processo di perequazione per non lasciare in difficoltà nessuna amministrazione sarà più difficile, soprattutto per i piccoli comuni”.
Ma dall’altro ci sono i nodi sull’attuazione del Pnrr. “Se il governo capisce che dando una mano ai comuni e mettendoli nelle condizioni di operare nel miglior modo possibile non dà soltanto alle comunità locali farà una cosa utile anche a se stesso. Sulla sfida del Pnrr ci giochiamo la nostra credibilità europea: sono certo che dialogando si troveranno le soluzioni anche perché – ha detto – governo e comuni servono l’uno all’altro”. Infine, “bisogna fare i conti anche con la forte riduzione del numero degli addetti nei nostri municipi”, dovuto al drastico calo di personale della Pubblica amministrazione, diminuito di un quarto in 15 anni, da 430mila addetti nel 2007 a 320mila nel 2021 (-27%)”, ha concluso Canelli.
Da parte sua la segretaria generale di Anci Veronica Nicotra ha ricordato che “la valutazione della legge di bilancio approvata dal governo è triste, sono rimaste aperte questioni fondamentali per i Comuni che, con un piccolo sforzo, governo e Parlamento. avrebbero potuto chiudere con soddisfazione di tutti. La legge è stata costruita da un esecutivo appena insediato ma mi auguro che ora arrivi uno sforzo da tutti per garantire un 2023 più ordinato sul piano contabile e finanziario. Serve un gioco di squadra per dare risposte immediate”.
“Di positivo nella legge – ha spiegato – ci sono le norme per combattere il caro energia e il rincaro dei materiali con le compensazioni da 400 milioni per il comparto (350 ai comuni e 50 a Città metropolitane e province) sulla linea già avviata l’anno scorso. E sempre soddisfacente per Anci è il ripristino del fondo Imu -Tasi, per il quale sono stati previsti 110 milioni sui 300 complessivi e sono risorse fondamentali per un gruppo di 1500 Comuni”.