ROMA – Mentre il Pd apre la discussione sul futuro che lo attende, con la direzione del partito convocata dal segretario uscente Enrico Letta, l’ex alleato (per pochi giorni) Carlo Calenda sferza i dem. “L’assoluta banalità dell’intervento di Letta alla direzione del Partito democratico – scrive il leader del Terzo polo su Twitter – conferma una sola cosa: continuano a non voler scegliere”.
CALENDA: “DAL PD NESSUNA PROPOSTA, DIFFICILE FARE OPPOSIZIONE INSIEME”
Per il leader di Azione, da Letta sono arrivate “le solite parole d’ordine su giovani, donne e ‘ma anche’. Nessuna proposta o idea. ‘Siamo i buoni e tutti gli altri i cattivi’. Questo è tutto. Non è politica ma moralismo”. Calenda accusa il Pd di incoerenza: “Siamo per le donne ma eleggiamo meno donne di tutti. Siamo per i giovani ma il partito è gestito da Zingaretti, Bettini, Orlando e Franceschini. Abbiamo perso ma è colpa degli altri”. Poi il commento finale del leader del Terzo polo: “Così sarà molto difficile fare opposizione insieme”.
L’assoluta banalità dell’intervento di Letta alla direzione del @pdnetwork conferma una sola cosa: continuano a non voler scegliere. Le solite parole d’ordine su giovani, donne e “ma anche”. Nessuna proposta o idea. “Siamo i buoni e tutti gli altri i cattivi”. Questo è tutto.— Carlo Calenda (@CarloCalenda) October 6, 2022
CALENDA: “IL CAMPO LARGO NON ESISTE, COSÌ NON SI GOVERNA”
“Il punto vero del Pd è che non decide mai se è riformista o populista, se guarda ai liberal-democratici come noi o ai qualunquisti come il Movimento 5 Stelle. Cerca di tenere dentro tutti ed è il trionfo del ‘ma anche’. Alla fine quello che succede è che non c’è una linea”, spiega Calenda in un’intervista tv. Per il leader del Terzo polo, “l’opposizione è una grande opportunità di riconquistare la rappresentanza sulla base delle idee che hai per il Paese. Ma devono essere idee nette, il problema è che non ci sono. Discutono sulla persona a cui consegneranno il partito al prossimo giro e poi si ricomincia”.
Il leader di Azione risponde anche a uno degli esponenti dem in corsa per la segreteria: “Bonaccini ha già detto che lui vuole i 5 Stelle ma anche il campo largo con noi: non accadrà, è inutile che continuiamo con questa storia – assicura Calenda -. Secondo me è un teatro di cui non si capisce mai l’esito. È possibile parlare, ci mancherebbe, ma a partire da un elemento di chiarezza che per ora non c’è. Il campo largo non c’è, non è mai esistito, ma non perché i 5 Stelle non ci piacciono in modo astratto. Perché così non si governa”, conclude l’esponente del Terzo polo.
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