CAGLIARI – Fari della Procura di Lanusei sulla struttura turistica realizzata la scorsa primavera sull’Isolotto d’Ogliastra, parte del piccolo arcipelago di granito rosa e porfido rosso a ridosso della costa centro-orientale della Sardegna.
Il Tribunale, fa sapere il presidente del Gruppo d’intervento giuridico, Stefano Deliperi, ha infatti aperto un procedimento penale dopo le varie segnalazioni portate avanti dalla stessa associazione ecologista.
L’Isolotto d’Ogliastra, “con tracce di presenza punica e araba, è stato rifugio per naviganti e pescatori e ospita una ricca avifauna marina- ricorda Deliperi-. È tutelato con specifico vincolo paesaggistico, ricade parzialmente nel demanio marittimo ed è salvaguardato con vincolo di conservazione integrale. Ma, a partire dalla primavera di quest’anno, si è ritrovata a ospitare, suo malgrado, un ‘lounge bar’“. Di fatto “una struttura con finalità turistica realizzata con modalità piuttosto opache”.
Com’è possibile, si domanda Deliperi, “che in un’isoletta, poco più di uno scoglio, tutelata con vincolo di conservazione integrale, sia stato realizzato un intervento che oggettivamente manomette un ambiente protetto, e non una ‘discarica’, come l’hanno definita i realizzatori dell’iniziativa turistica prima del loro intervento risanatore?”.
L’associazione aveva perciò inoltrato una serie di richieste di chiarimenti alle autorità di controllo, e le risposte sono arrivate, a partire dalla Regione. Che, fa sapere Deliperi, il 4 agosto aveva intimato la rimozione entro 15 giorni delle opere non autorizzate, riscontrate durante un sopralluogo della Guardia costiera: “Gli esiti degli accertamenti sono chiari- spiega Deliperi- sono state individuate opere non autorizzate sotto il profilo paesaggistico e nemmeno fornite di concessione demaniale. Devono quindi essere sanzionate e rimosse senza altri indugi”.
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