Faro sulle case famiglia e le adozioni in Italia
Roma, 13 gen. (askanews) – La storia di bambini che “sorridono e brillano come il sole”, nonostante portino dentro di sé un passato oscuro. È quella di Cristina, Dorina e Fabio, protagonisti del documentario Dear Mama, prodotto dalla Società Italiana di Pediatria (SIP), nato da un’idea di Pietro Ferrara,Segretario del Gruppo di Studio SIP sui diritti dei bambini, con la regia di Alice Tommasini, e visibile da sabato 14 gennaio su Raiplay.
In Italia sono circa 27 mila i bambini e ragazzi collocati fuori famiglia (al netto dei minori stranieri non accompagnati), di cui circa 13 mila bambini e ragazzi di minore età in affidamento familiare e circa 14 mila bambini accolti in servizi residenziali per minorenni. Alcuni di loro non vedranno realizzato il sogno di trovare una famiglia ed altri ricorderanno con dolore un fallimento adottivo. Molti trovano invece dei genitori per sempre. Il docufilm racconta tutto questo, dal punto di vista di coloro che lo hanno vissuto e lo vivono ogni giorno in prima persona, i ragazzi, con le loro parole e tutta la loro forza.
Dear Mama racconta il sistema delle adozioni, ma dall’interno. Nasce infatti, come spiega l’ideatore Pietro Ferrara, “per illuminare una delle questioni più importanti dei nostri tempi: l’adozione e la situazione delle case famiglia in Italia, permettendo agli spettatori di ascoltare le storie direttamente dalle persone che le hanno vissute. Fa luce sul significato di crescere in una casa-famiglia, nel continuo tentativo di voler trasfigurare il passato in qualcos’altro, qualcosa che va oltre la violenza subita”. Il docufilm si è aggiudicato il Premio del pubblico alla prima edizione del Rome International Documentary Festival (RIDF), la manifestazione dedicata al cinema documentario che si è svolta a fine settembre a Roma.
“I bambini in case famiglia – spiega la Presidente SIP, Annamaria Staiano – vanno protetti e monitorati, in quanto spesso sono vittime di maltrattamenti, di trascuratezza o di inadeguatezza genitoriale. Talvolta di violenza. Questo docufilm è un ulteriore segnale di attenzione della nostra Società Scientifica verso i diritti dei bambini nella nostra società, a cominciare dai più fragili”.