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Aperta in Cina World Internet Conference, messaggio di Xi Jinping

AttualitàAperta in Cina World Internet Conference, messaggio di Xi Jinping

Il leader cinese: costruire cyberspazio giusto, aperto, sicuro

Roma, 9 nov. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha aperto oggi la World Internet Conference (WIC), un evento annuale che la Cina organizza per promuovere il suo modello di cyberspazio, in un momento di crisi dell’hardware dei prodotti hi tech. Lo riferisce il South China Morning Post.

Xi ha inviato una lettera nella quale ha auspicato che “la società internazionale rafforzi le comunicazioni e la collaborazione per affrontare le sfide della digitalizzazione”. E ha agigunto: “Assieme possiamo costruire un cyberspazio che sia più giusto, aperto, inclusivo sicuro ed energico”.

La WIC si tiene da otto anni e dura tre giorni. Vi partecipano tutti i protagonisti del mondo tech cinese e gli esponenti dell’amministrazione che si occupa del rapporto col vibrante settore delle alte tecnologia e delle reti in Cina

La conferenza si tiene a Wuzhen, nella provincia orientale di Zhejiang.

All’incontro è presente anche Li Shulei, l’uomo che Xi ha messo dal recente XX Congresso del Pcc a capo della propaganda di partito e che quindi è responsabile anche della diffusione dell’ideologia di Xi nel cyberspazio.

“Molte persone che hanno conoscenza dei fatti hanno compreso che l’attuale gestione globale di internet segue regole imperfette e un ordine irragionevole”, ha detto Li nel suo discorso. “Le regole attuali di governance del cyberspazio sono incapaci di riflettere le volontà e gli interessi di molti paesi”, ha continuato.

La Cina basa la sua strategia internet su un concetto espresso nel 2015 da Xi, che è sintetizzato nella citazione: “Futuro condiviso nel cyberspazio”.

Ma l’abbrivio di Pechino nel mondo digitale è stato frenato negli ultimi due anni dalle strozzature che si sono determinate nelle catene di approvvigionamento dei semiconduttori e dal contesto regolatorio fortemente inasprita dall’amministrazione cinese nei confronti dei locali giganti tech.

A peggiorare le cose, poi, è arrivata la persistente guerra commerciale con gli Stati uniti. L’amministrazione Biden ha ordinato ai produttori di chip per l’intelligenza artificiale di bloccare le esportazioni verso la Cina. Questo è venuto dopo una serie di altre restrizioni al commercio, che hanno colpito specificamente il settore delle tecnologie avanzate.

Ieri l’Amministrazione centrale per il cyberspazio (CAC) cinese ha criticato gli Usa per le sanzioni nei confronti del gigante tecnologico Huawei e altre compagnie tech cinese, sostenendo che essi abusano delle misure di controlo per “bloccare e sopprimere le imprese cinesi sotto il pretesto della sicurezza nazionale”.

A causa delle restrizioni Covid, molti dei vip del mondo tecnologico Usa ed europeo partecipano solo virtualmente alla conferenza. Tra essi il numero uno di IBM Arvind Krishna, il CEO di Intell Pat Gelsinger, il capo di Cisco Systems Chuck Robbins. Sono invece presenti i capi di Alibaba, Daniel Zhang, e di JD.com, Xu Lei.

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