sabato, 27 Luglio , 24

Parigi 2024, diluvio sulla cerimonia d’apertura. Tamberi: “Una figata pazzesca”

Saltato uno schermo delle tribune del Trogadero Roma,...

Parigi 2024, diluvio su cerimonia. Tamberi: “Una figata pazzesca”

Saltato uno schermo delle tribune del Trogadero Roma,...

Parigi 2024, l’Italvolley contro il Brasile, De Giorgi: “Noi pronti”

Gli azzurri all’esordio olimpico domani alle 13Roma,...

Parigi 2024, la pioggia bagna la cerimonia di apertura

Lunghe file prima di poter assistere allo...

Al Memoriale della Shoah schede del censimento degli ebrei milanesi

AttualitĂ Al Memoriale della Shoah schede del censimento degli ebrei milanesi

Ritrovati alcuni anni fa in un sotterraneo dell’Anagrafe comunale

Milano, 17 nov. (askanews) – Il 17 novembre 1938, con il Regio decreto Legge 17 novembre 1938 numero 1728 contenente i “Provvedimenti per la difesa della razza italiana”, iniziò ufficialmente la persecuzione generalizzata degli ebrei in Italia. Il primo atto ufficiale di discriminazione nei confronti dei cittadini ebrei residenti a Milano e la preparazione ufficiale delle successive persecuzioni fu, però, la compilazione dei fascicoli relativi al censimento degli ebrei, disposto dal regime fascista, per avere una reale consistenza numerica della presenza ebraica in Italia. Iniziò il 22 agosto del 1938, dopo le disposizioni generali inviate a tutti i prefetti del Regno, e fu gestita dalla Direzione generale della Demografia e razza (Demorazza) che la richiese a ogni singolo comune.

Alcuni anni fa, in un sotterraneo dell’Anagrafe del Comune di Milano, sono stati ritrovati e riportati alla luce e alla memoria i fascicoli del censimento degli ebrei milanesi – il cosiddetto Fondo Israelita. Un estratto di queste carte dal valore inestimabile (conservate stabilmente nella Cittadella degli Archivi), per iniziativa del Comune di Milano, sarĂ  visibile e visitabile fino al prossimo 17 dicembre al Memoriale della Shoah di Milano, il binario 21 sotterraneo da dove gli ebrei milanesi partirono per i campi di sterminio. Tornarono in 44. Il Fondo Israeliti, come migliaia di altri documenti fondamentali della cittĂ , è conservato alla Cittadella degli Archivi dove ritornerĂ  alla fine dicembre.

Oggi, 17 novembre, anniversario dell’approvazione del decreto destinato a divenire la legge “per la difesa della razza italiana”, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, la senatrice a vita Liliana Segre e il presidente del Memoriale della Shoah di Milano Roberto Jarach hanno presentato l’esposizione dei documenti. Tra le 4mila schede di famiglia rinvenute e visibili oggi, circa 11.000 persone in totale, anche quella della famiglia Segre: sul foglio con l’intestazione del Comune di Milano i nomi di papĂ  Alberto, del nonno Giuseppe e della nonna Olga e della piccola Liliana.

“Il nostro dovere è non dimenticare – ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala – e testimoniare la veritĂ  con parole e atti. Questo abbiamo voluto fare fin dal momento in cui abbiamo ritrovato nei sotterranei dell’Anagrafe i fascicoli del Censimento degli ebrei milanesi e altri documenti in cui, nero su bianco, veniva scritta la storia di migliaia di persone condannate alla deportazione dalla dittatura nazifascista. Oggi, giorno in cui nel 1938 la terribile macchina dello sterminio iniziò anche in Italia, abbiamo deciso di essere qui al Memoriale della Shoah con questi documenti, segno tangibile di una veritĂ  che non può essere cancellata da nessuna forma di indifferenza e ignoranza, intellettuale ed umana”.

“Per me – ha dichiarato la senatrice a vita, Liliana Segre – è una grande emozione vedere qua questi documenti. C’è una linea ideale che collega la schedatura degli ebrei, la firma delle leggi razziali, il Binario della Stazione Centrale da cui partii insieme alla mia famiglia, e i cancelli di Auschwitz. Il fatto che gli studenti che vengono in visita possano vedere in maniera chiara come le deportazioni non sarebbero state possibili senza il lavoro di cittadini, politici e burocrati, i cosiddetti ‘bravi italiani’, rende evidente un messaggio: è la crudeltĂ  dell’indifferenza ad averci cacciati da scuola, costretti fuori dagli uffici, caricati sui vagoni, portati a morire nei campi di sterminio. Oggi questi documenti sono soprattutto un monito, un invito a non ripetere lo stesso errore. La mia speranza è che sempre piĂą persone possano venire qua, a raccogliere il testimone. Per questo è fondamentale la collaborazione con il Comune, come in questo caso, che aiuti a far conoscere sempre di piĂą questo luogo, con iniziative come questa e un impegno nel segnalare con una cartellonistica sempre piĂą evidente”.

“Questo è un luogo che vive molto delle scuole che lo frequentano, degli studenti che lo visitano – ha affermato Roberto Jarach, presidente del Memoriale della Shoah -. Avere oggi presenti un gruppo di giovani ragazzi ci ha ricordato quale debba essere la nostra prima missione: la costruzione di un’educazione civica basata sulla consapevolezza del passato, e rivolta al futuro. Avere qua per un mese i documenti del censimento (o meglio ancora, schedatura) degli ebrei del 1938 ci mette davanti a una veritĂ  inequivocabile: agire ogni giorno per educare i piĂą giovani vuol dire far sì che quelle vicende non possano ripetersi. Speriamo che questo sia solo il primo di tanti momenti di collaborazione con la Cittadella degli Archivi: partire dalle fonti, dai documenti, dalle foto, dice molto di chi siamo oggi. Per questo abbiamo accolto con piacere la proposta del Sindaco Sala, e del Comune in generale: impegnarsi insieme vuol dire far sì che davvero i cittadini di Milano possano sentire questo luogo come proprio, come parte della propria storia e della propria quotidianitĂ ”.

continua a leggere sul sito di riferimento

Check out our other content

Check out other tags:

Most Popular Articles