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Abruzzo, Marsilio: governo Meloni salva consorzio Valpescara

AttualitàAbruzzo, Marsilio: governo Meloni salva consorzio Valpescara

Raccordo autostradale Chieti-Pescara acquisito patrimonio Stato

Pescara, 21 dic. (askanews) – “Quarant’anni di interminabili contenziosi, legati agli espropri che hanno messo in ginocchio il consorzio industriale di Chieti e Pescara, trovano finalmente una soluzione grazie al governo Meloni, al quale sono bastati neanche 40 giorni per accogliere la mia richiesta di dare una copertura statale per onorare i debiti. Il raccordo autostradale tra Chieti e Pescara sarà quindi definitivamente acquisito al patrimonio dello Stato, come è giusto che sia, che a tal fine si farà carico di liquidare i crediti vantati sia dall’impresa costruttrice dell’arteria sia degli espropriati che hanno vinto i ricorsi, vantando crediti che nei decenni si sono letteralmente moltiplicati a causa degli interessi legali. Nella legge di bilancio vengono quindi stanziati 14 milioni in due annualità che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti utilizzerà per sanare questa vera e propria piaga, che ha messo in ginocchio da decenni un’area industriale potenzialmente tra le più produttive d’Italia”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

“All’inizio del 2019 ho preso in mano questa vicenda per la quale tutti nutrivano una sorta di fatalistica rassegnazione, nessuno ormai sperava più nella possibilità di risanare il consorzio, aggredito dai pignoramenti e con liquidatori che in alcuni casi letteralmente fuggivano dalle loro responsabilità, messi come erano nelle condizioni di non poter assolutamente operare. Una situazione che è peggiorata di anno in anno, con sentenze e pignoramenti che hanno bloccato anche l’ordinaria gestione e messo in pericolo il pagamento degli stipendi dei pochi dipendenti superstiti. Accompagnato dai direttori generali che si sono succeduti in questi anni, Barbara Morgante e Antonio Sorgi, e assistito dai pareri legali curati dal capo dell’avvocatura Stefania Valeri, ho affrontato nell’ordine Anas, gruppo FS, provveditorato alle opere pubbliche, ministero delle Infrastrutture ricostruendo passo dopo passo l’intera complicata vicenda e le relative responsabilità. A ottobre di quest’anno la prima svolta, grazie ad una nota formale con la quale il capo della struttura tecnica di missione del Mit, professor Giuseppe Catalano, riconosceva la strategicità e la valenza nazionale di questo asse autostradale già da anni gestito da Anas e dava ragione alle rivendicazioni del sottoscritto perché fosse lo Stato ad onorare questi debiti”, ha spiegato. (segue)

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