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A “Villa Bogdano 1880” convegno internazionale sulle vigne storiche

AttualitĂ A "Villa Bogdano 1880" convegno internazionale sulle vigne storiche

La “Old Vine Conference” punta a farne una nuova categoria commerciale

Milano, 25 nov. (askanews) – La cantina “Villa Bogdano 1880” di Lison di Portogruaro (Venezia) ha ospitato il primo convegno internazionale della “Old Vine Conference”, associazione no-profit inglese per la valorizzazione delle vigne storiche fondata dai Master of wine Sarah Abbott e Alun Griffiths insieme con altre personalitĂ  di spicco del mondo vitivinicolo ed enologico internazionale. L’evento tra i professionisti internazionali aveva l’obiettivo di lavorare in sinergia per far riconoscere a livello globale le vigne storiche ed i vini da esse prodotti come una nuova categoria commerciale, mettendo in condivisione le migliori pratiche e strategie di gestione.

Durante il convegno sono intervenuti l’ex docente dell’UniversitĂ  Cattolica di Piacenza e presidente onorario Oiv, Mario Fregoni, e l’agronomo Carlo Petrussi. “Sono onorato che Villa Bogdano 1880 abbia avuto l’opportunitĂ  di ospitare la prima trasferta all’estero della OVC. Un ringraziamento speciale va ai professori Fregoni e Petrussi per il loro prezioso contributo, e a Sarah Abbott e Belinda Stone per il grande lavoro a sostegno della causa Old Vine” ha commentato il proprietario della tenuta Domenico Veronese, che ha presentato agli intervenuti l’opera di restauro e conservazione effettuata dall’azienda nei vigneti storici (in parte centenari) che si estendono su circa 18 ettari, con l’obiettivo di preservare la biodiversitĂ  mantenendo il patrimonio genetico dei vecchi vigneti e tramandando un raro tipo di impianto viticolo.

Petrussi ha presentato uno spaccato dell’attuale situazione italiana nell’ambito dei vigneti storici, riportando alcuni degli esempi piĂą virtuosi e analizzando come alcune moderne tecniche agronomiche e viticole abbiano riflessi negativi sulla longevitĂ  della pianta, sulla qualitĂ  del suolo e dell’ambiente ed in ultima istanza sul vino. L’agronomo ha inoltre sottolineato come l’eccesso di irrigazione artificiale e fertilizzazione comporti un mancato sviluppo in profonditĂ  dell’apparato radicale e della componente legnosa della vite, causando una maggior vulnerabilitĂ  a fenomeni climatici estremi, a cui siamo sempre piĂą esposti, e ad un maggior impatto ambientale, nonchĂ© alla maggior diffusione di alcuni tipi di marciumi e patologie.

Questa prima presenza dell’associazione in Italia è importante per tutte le realtĂ  vitivinicole che continuano a tutelare le vigne storiche, sia come patrimonio che come testimonianza di una viticoltura ed enologia dagli alti livelli qualitativi, che va preservata e valorizzata.

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