ROMA – “Sarà un confronto democratico, di tesi progettuali“. Lo ha detto Luigi Ulgiati, segretario dell’Ugl Chimici, in apertura del V congresso della sigla sindacale a Tivoli (Roma).
“Come ogni nostro appuntamento- ha aggiunto Ulgiati- anche in questa due giorni parleremo di lavoro, di nuovi lavori nella società che cambia e nuovi saperi, di formazione, di digitalizzazione, di diritti, che accompagneranno la vita di ogni lavoratore, di lotta alle discriminazioni, di politiche di genere, di ambiente e di sicurezza sui luoghi di lavoro, di nuove idee, di partecipazione, e soprattutto, del futuro che dovremo costruire insieme, così come insieme abbiamo trascorso la pandemia da Covid-19″.
“SERVONO NUOVI MODELLI ECONOMICI E RELAZIONI INDUSTRIALI”
“Siamo consapevoli che sono necessari nuovi modelli di relazioni industriali per governare i cambiamenti, in modo da superare il gap dovuto alla differenza di velocità tra l’innovazione tecnologica e le azioni da realizzare in materia di formazione, lavoro, welfare, salute e sicurezza”, ha detto Ulgiati.
“Infine, sta mutando anche il concetto di luogo fisico di lavoro, e così come esiste una evoluzione sulla qualità del lavoro, anche il concetto di quantità di ore lavorate è in trasformazione con eventuali riduzioni dell’orario di lavoro, pertanto- ha aggiunto- è sempre più diffusa la necessità di un reale coinvolgimento dei lavoratori nel processo produttivo e negli obiettivi dell’impresa, è ineludibile che tale idea debba concretizzarsi attraverso un sistema partecipativo”.
Quindi “per uscire dalla crisi- ha concluso Ulgiati- occorre ripensare i modelli economici, mettere in discussione il capitalismo degenerato dalla finanziarizzazione dell’economia, riorganizzare un modello basato sulla effettiva produzione e che ponga l’uomo al centro del lavoro”.
“COSTRUIRE MODELLO PARTECIPATIVO ITALIANO”
“Per costruire un modello partecipativo italiano occorre prima di tutto un salto culturale da parte di tutti, imprese, lavoratori ed organi di rappresentanza“, ha detto il segretario dell’Ugl Chimici.
“Occorre affrontare il tema senza retaggi culturali del passato o schemi ideologici che vedono ancora contrapposto capitale e lavoro- ha spiegato Ulgiati- Occorre creare le condizioni affinché ci sia un impegno da parte dell’impresa sulla sostenibilità, sul piano sociale ed ambientale”.
L’impresa “ha obiettivi sociali quando i suoi azionisti giudicano oltre ai risultati economici, anche le azioni etiche sulle condizioni di lavoro, sulla parità di genere, con politiche antidiscriminazione e meritocratiche– ha continuato Ulgiati- Un’impresa dotata di Comitati Etici che diano indirizzi e verifichino anche il raggiungimento degli obiettivi, una nuova impresa, che rispetti l’ambiente, che operi secondo i principi dell’economia circolare”.
Insomma “un salto culturale prima ancora che normativo, che consentirebbe di coinvolgere i lavoratori al destino dell’impresa, rendendoli consapevoli delle scelte”.
In questo quadro “potrebbe non essere più sufficiente parlare solo di responsabilità sociale d’impresa, è necessario un nuovo capitalismo che si riempia di valori per la tutela sociale ed ambientale con strumenti per misurare la sostenibilità e l’impatto sociale per ogni investimento- ha concluso Ulgiati- Questo aiuterà le imprese più lungimiranti a determinare meglio la futura performance finanziaria delle singole imprese e della società più in generale”.
L’articolo A Tivoli il V congresso dell’Ugl Chimici. Ulgiati: “Servono nuovi modelli economici e relazioni industriali” proviene da Agenzia Dire.
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