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Cgil ai partiti: non dà risposte all’emergenza sociale

AttualitàCgil ai partiti: non dà risposte all'emergenza sociale

Tornata di incontri con i gruppi parlamentari

Roma, 6 dic. (askanews) – “La Cgil, negli ultimi giorni, ha incontrato i gruppi parlamentari di Partito Democratico, Sinistra Italiana, Verdi, Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia, Lega e Articolo1. La prossima settimana si terranno gli ultimi confronti con Italia Viva e +Europa”. È quanto si legge in una nota della Cgil Nazionale.

“L’obiettivo – prosegue la Confederazione – è stato quello di evidenziare le preoccupazioni della nostra Organizzazione sull’emergenza sociale in corso, cui la manovra di bilancio non dà alcuna risposta, e non certo quello di stringere rapporti preferenziali con questa o quella forza politica. Ciò che conta per chi rappresenta gli interessi di lavoratrici, lavoratori, giovani, pensionate, pensionati sono le scelte concrete e non i posizionamenti politicisti”.

“A nostro giudizio – aggiunge la Cgil – il rischio di impoverimento di una larga parte del Paese è talmente concreto che ogni tentativo per cambiare la manovra va messo in campo, a partire dal sostegno ai salari e dal contrasto al lavoro povero. Fin qui, le forze di maggioranza si sono dimostrate indisponibili a modifiche sostanziali. Domani si svolgerà un incontro con il Governo, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in cui illustreremo le nostre valutazioni e richieste di cambiamento della manovra”.

“Un Ddl Bilancio che non interviene in maniera sufficiente su rendite ed extraprofitti, che riconosce un vantaggio di 9.600 euro a professionisti con un reddito da 85.000 e che destina risorse assolutamente insufficienti per rimediare ai danni che l’inflazione sta infliggendo al mondo del lavoro è inaccettabile, oltre che controproducente per le stesse prospettive economiche dell’Italia. Su tutti gli altri temi: pensioni, precarietà, lotta all’evasione fiscale, politiche industriali, reddito di cittadinanza, welfare e lavoro pubblico non solo non ci sono risposte, ma si va nella direzione opposta a quella che serve”.

“Sono queste le ragioni delle manifestazioni sindacali e degli scioperi regionali che, insieme alla Uil, abbiamo programmato nella settimana dal 12 al 16 dicembre”, conclude la Cgil.

Fgl

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