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    ‘Ndrangheta sul litorale laziale, 66 rischiano processo a Roma

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    L’attività delle cosche tra Anzio e Nettuno. Il blitz di febbraio
    Roma, 19 ott. (askanews) – Le infiltrazioni della ‘Ndrangheta nel litorale del Lazio, tra Anzio e Nettuno. Con i tentacoli del malaffare partivano dal traffico di stupefacenti, ma puntavano al mercato dei rifiuti e delle attività di movimento terra. E’ una realtà tutta descritta nell’atto di chiusura delle indagini della Direzione distettuale antimafia della Capitale, diretta dal procuratore aggiunto Michele Prestipino Giarritta, e per cui sono stati depositati gli atti nei confronti di 66 persone. La maggior parte degli indagati nel febbraio scorso furono oggetto di una ordinanza di custodia cautelare. Gli accertamenti sono stati portati avanti dall’aggiunto Ilaria Calò e dai pubblici ministeri Giovanni Musarò e Francesco Minisci. L’ufficio della pubblica accusa contesta anche il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Ai vertici dei due distinti gruppi criminali, distaccamenti delle ‘ndrine di Santa Cristina d’Aspromonte in provincia di Reggio Calabria e di Guardavalle in provincia di Catanzaro, c’erano Giacomo Madaffari, Bruno Gallace e Davide Perronace. Secondo quanto ricostruito dai magistrati i clan della ‘ndrangheta puntavano a ‘colonizzare’ il litorale romano. Le indagini dei carabinieri avevano ricostruito l’importazione di 258 chili di cocaina avvenuta nella primavera 2018, tramite un narcotrafficante colombiano, disciolta nel carbone e poi estratta all’interno di un laboratorio allestito a sud della Capitale. L’organizzazione aveva anche in progetto di acquistare e importare da Panama circa 500 chili di cocaina nascosti a bordo di un veliero. Il coordinamento antimafia di Anzio e Nettuno aveva spiegato: “Il clan Gallace rappresenta, nel Lazio e nel nord Italia, una delle formazioni criminali più potenti e meno conosciute che ha saputo intessere rapporti con ‘pezzi’ della classe politica ed economica dei territori del litorale”. continua a leggere sul sito di riferimento

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